mercoledì 28 aprile 2010

Pappardelle alla lepre


  Ingredienti:
  • Pappardelle, 400g
  • Lepre, 1 schienale disossato
  • Prosciutto, 50g
  • Passata di pomodoro, 100g
  • Cipolla, 1
  • Carota, 1
  • Sedano, 1 gambo
  • Alloro, 1 foglia
  • Prezzemolo, 1 cucchiaio
  • Timo
  • Rosmarino
  • Ginepro, 4 bacche
  • Vino rosso, 1 bicchiere
  • Brodo
  • Olio extravergine d'oliva
  • Sale
  • Pepe

  Preparazione:

1.Tritate tutte le verdure finemente e soffriggetele assieme agli aromi in poco olio fino a quando la cipollanon  diventerà dorata, unite il prosciutto sminuzzato e la carne spezzettata. Amalgamate bene il tutto con un cucchiaio di legno e sfumate con il vino. 2.Quando quest'ultimo sarà evaporato e la carne inizierà a ritirarsi, versate la passata e cuocete a fuoco lento per circa un'ora e mezzo aggiungendo di tanto in tanto un pò di brodo caldo.
3.Cuocete le tagliatelle in acqua salata ad ebollizione e scolatele.

  Presentazione:

Le tagliatelle vanno presentate in una zuppiera riscaldata ricoperte dalla salsa preparata e decorate dai pezzettini di carne appoggiati sulla superficie.



mercoledì 14 aprile 2010

mercoledì 7 aprile 2010

La patria sta dove batte il cuore

Umberto Bossi (Cassano Magnago, 19 settembre 1941) è un politico italiano, già senatore della Repubblica ed europarlamentare, ora deputato della Repubblica, fondatore e leader del movimento politico Lega Nord, attualmente Ministro delle Riforme per il Federalismo.

È stato eletto per la prima volta al Senato nel 1987 (X legislatura), fatto per il quale ancora oggi è soprannominato, con voce lombarda, il Senatùr. Dal 1992 al 2001 ha ricoperto per quattro volte la carica di deputato (XI, XII, XIII e XIV legislatura) e per altrettante quella di parlamentare europeo.

È entrato nel governo per la prima volta nel 2001, quando fu nominato Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione nel Governo Berlusconi II.
La Lega Nord
Alla fine degli anni ottanta, visto anche il progressivo successo della Lega a livello regionale, porta avanti il suo progetto politico di unire i vari movimenti politici autonomisti dell'Italia settentrionale (Lega Lombarda, Liga Veneta, Arnassita Piemonteisa, Partito Popolare Trentino Tirolese, Union Ligure, Lega Padana Emilia, Alleanza Toscana), tradottosi quindi nella fondazione dell'Alleanza Nord, divenuta poi Lega Nord, di cui è stato nominato Segretario federale durante uno dei raduni di Pontida (BG), chiamate dal partito "Giuramenti" a ricordo del più celebre Giuramento di Pontida tenutosi nel 1167 presso la locale Abbazia di San Giacomo fra le venti città della Lega Lombarda storica.

Alle elezioni politiche del 1992 Bossi viene rieletto, questa volta alla Camera, con 240.523 preferenze, una delle cifre più alte di tutta Italia. Il 1992 è anche l'anno in cui esplode Tangentopoli, un evento epocale che vede Bossi inizialmente fra i più convinti sostenitori del "pool di Milano", cioè dei magistrati della Procura meneghina intenti ad indagare sui fenomeni di corruzione. Ma anche il Senatùr in persona e la sua Lega vengono coinvolti nel 1993 per una questione legata a un finanziamento illecito di duecento milioni di lire, ricevuti dagli allora dirigenti del colosso chimico Montedison [9]. Fino ad allora Bossi sostenne la linea del Pool di Milano, partecipando a una manifestazione con MSI, PDS e Verdi. Emblematica fu, alla Camera dei deputati, l'agitazione di una corda a forma di cappio da parte di Luca Leoni Orsenigo.

Il 5 gennaio 1994, al processo Enimont, Bossi ammette il finanziamento illecito tramite una tangente ricevuta dalla Montedison. Viene condannato successivamente in via definitiva dalla Cassazione a 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.